Il telefono è rimasto quasi muto, oggi. Qualche sms ci conferma che il vento ha disturbato le uscite del fine settimana – almeno quel tanto che basta per aver impedito ai diportisti di scorgere la grande pinna degli squali elefante in superficie. Oppure si sono allontanati, per qualsiasi ragione conosciuta solo a loro.
Così abbiamo passato il tempo… a riordinare i dati, sistemare le attrezzature – come lo scopettone raccogli DNA con cui vorremmo grattare la schiena agli squali – e a progettare le altre attività del nostro progetto: parlare coi pescatori più anziani per sapere se gli avvestimenti dei cetorini sono rimasti costanti negli anni; visitare le altre regioni dove sono stati riportati gli avvistamenti; confrontare i nostri dati con i ricercatori che si occupano dei nostri animali in altri mari.
Il telefono ha squillato all’ora di cena: era Flavio dell’Acquario di Cala Gonone. Ci abbiamo sperato, ma era “solo” una balena che s’era avvicinata a sfiorare il molo.
Simona è dovuta rientrare, purtroppo: la mia socia mi mancherà!