così si fa!

Ecco che continuano ad arrivarci informazioni e avvistamenti – pur se passati. Sempre importanti sia per il dato, che per le immagini… e anche per la soddisfazione personale. Leggete il racconto di Marta Giannini che Rossella, Roberto e Giuliano due settimane fa hanno incontrato lo squalo a Castelsardo. Recentemente hanno trovato il nostro depliant in giro e ci hanno contattate. Pasturare funziona!

“Ciao Eleonora,
come hai visto dal link che ti abbiamo inviato, la sera del 4 marzo abbiamo avvistato uno squalo elefante. Io sono istruttrice sub e lavoro in inverno alle Maldive, sono appena rientrata da un periodo di fantastici avvistamenti di squali balena e mante e la prima cosa che facciamo è una fotografia o un video del soggetto (poi li teniamo e vediamo se la stagione successiva sono gli stessi animali a tornare oppure no). Appena rientrata a casa in Italia, qui in Sardegna, mi chiamano e mi dicono”Sai che oggi abbiamo visto una balena? è tutto il giorno che rimane in superficie…” allora ho pensato che potesse essere uno squalo elefante. Ho preso la macchina fotografica e sono andata al porto di Castelsardo, dove sono arrivati Giuliano e Rosella insieme con Roberto (sulla sua barca) a prendermi. La condizione era perfetta: il mare piatto, vento assente, qualsiasi movimento dell’acqua attirava la nostra attenzione: banchi di grossi tonni che cacciavano freneticamente in superficie, più al largo qualche delfino: una scena che non pensavo di poter vedere a due passi da casa. Lo abbiamo incontrato all’altezza di Peruledda, una frazione di Castelsardo, a circa 200 metri dalla costa, si muoveva lentamente in direzione Ovest. Abbiamo usato le stesse procedure che utilizziamo alle Maldive: con la barca ci si avvicina restando in parallelo, fermando il motore e sfruttando l’abbrivo, per non dare fastidio con il rumore al grosso pesce e non arrecare danno con l’elica. Era più lungo della barca (che è 5 metri) ho stimato che fosse 6 metri, poco più. Avrei voluto entrare in acqua, ma purtroppo non ero equipaggiata con la muta! Per due volte ci è poi passato sotto la barca e da qui vengono i due filmati che lo riprendono in tutta la sua grandezza. Ho visto il sito e il blog, spero veramente che la vostra ricerca abbia una grande risonanza: più se ne parla, più la gente del luogo prende coscienza del valore di questi avvistamenti e più i turisti arriveranno per avvistarli, più i pescatori presteranno attenzione con le reti.
Complimenti a voi e buon lavoro!

Marta Giannini

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